Perchè le intranet di oggi non sono adatte ai “knowledge workers”


…Businesses, in particular in the Western world, are becoming more and more knowledge-intensive with an increasing part of the workforce engaged in knowledge-based work. A study by The Work Foundation has estimated that we have a 30-30-40 workforce – 30 per cent in jobs with high knowledge content, 30 per cent in jobs with some knowledge content, and 40 per cent in jobs with less knowledge content…

The Content Economy by Oscar Berg: Why traditional intranets fail today’s knowledge workers

Oscar Berg ha postato un articolo utile sul perchè le intranet tradizionali non sono adatte ai “knowledge workers” di oggi. Scrive che uno studio della Work Foundation ha valutato che nella nostra forza lavoro il 30% dei posti di lavoro è ad alto contenuto di conoscenza, il 30% a medio, e il 40% a basso contenuto di conoscenza. Penso che andrebbe fatta anche una valutazione sul valore prodotto dai diversi tipi di posto lavoro, ma questo è un altro discorso.

Berg prende atto che il lavoro concettuale è meno prevedibile e ripetibile del lavoro industriale tradizionale. E aggiunge che la sua struttura in genere emerge mano a mano che procede. Vorrei aggiungere che è anche molto dipendente dal contesto e questo va contro il concetto delle “best practices”, almeno del tipo statico. E’ quindi difficile sapere in anticipo di quali conoscenze si ha bisogno. Questo significa che è necessario trasferire il controllo dell’accesso alla conoscenza dal sistema al lavoratore (se n’era accorto già Peter Drucker nel 1959…).

La maggior parte delle intranet tradizionali non offre la flessibilità per l’accesso alle conoscenze richiesta dalle attività concettuali. Come scrive Berg, “la maggior parte della intranet oggi è formata principalmente da informazioni pre-elaborate destinate a rispondere a esigenze previste in anticipo. Il loro scopo è servire persone che svolgono compiti predefiniti e ripetibili…” ma ora abbiamo gli strumenti per rispondere a queste esigenze (espresse già da Alvin Tofler nel 1990): si tratta dell’Enterprise 2.0.

Autore: Alvaro Busetti

Consulente e formatore free lance, faculty member di Federmanager Academy. La mia vita professionale si è svolta nell’ambito dell’Information Technology con particolare riguardo agli aspetti progettuali e innovativi dal punto di vista organizzativo, applicativo e tecnologico. Ha svolto attività di conduzione progetti, coordinamento di unità produttive, attività di staff e supporto a livello Aziendale, di Gruppo e attività consulenziale per il top management del Cliente nel mercato dei Trasporti, Pubblica Amministrazione, Sanità, Industria, Servizi. Si è occupato di Intelligenza Artificale, digital workplace e Office Automation, soluzioni Intranet, Sistemi multimediali, di Unified Communication e di Social Collaboration.

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